Lo ammetto, ho sempre avuto una predilezione per i ristoranti piccoli e intimi, nella convinzione, spesso confermata, che in una realtà raccolta sia più probabile trovare maggiore qualità: servizio preciso e cordiale, piatti originali e curati e atmosfera rilassata e tranquilla. Ma si sa, ci sono sempre le eccezioni che confermano la regola, e il Pastificio San Lorenzo è l’Eccezione.
Il Pastificio è una piacevole voce fuori dal coro, una perla rara nel proliferare dei ristoranti capitolini.
Nel cuore di San Lorenzo, combina con magistrale equilibrio tutti gli ingredienti necessari per un risultato d’effetto: una location bella e accogliente, cibo e cocktail impeccabili e un’avvolgente atmosfera da bistro a completare un quadro che già tende al perfetto. Una combinazione ideale che sa accompagnarti dall’ora dell’aperitivo fino al dopo cena, al bancone o nel salotto, passando per la cena che si allontana dalla banalità per approdare nell’isola dell’originale e inaspettato.
A trasformare ogni ingrediente in sapore e gusto sopraffino, ci pensa Fabio Pecelli, giovane chef romano, che da 4 anni ha portato il Pastificio a livelli qualitativi davvero singolari. Allievo di Enrico Camelio all’istituto professionale Pellegrino Artusi, Fabio Pecelli ha avuto maestri d’eccezione, muovendo i primi passi in cucine professionali di altissimo livello, quella del De Russie prima, per poi passare in quella del tre stelle Michelin Niko Romito, e continuando il suo percorso prima al Giuda Ballerino come secondo dello chef Andrea Fusco, negli anni in cui il ristorante ottiene la stella Michelin, e poi in quella di All’Oro al fianco dello chef Riccardo Di Giacinto.
Una cucina giovane, al contempo audace, moderna e sopratutto di carattere, nella quale è possibile riconoscere il tocco personale dello chef, che fa della ricercatezza e della capacità di innovare la tradizione, in modo mai scontato i suoi punti di forza. Una cucina in cui non sono le materie prime rare e costose a dominare la scena, ma le idee, la manualità e le competenze di Fabio, che trasforma ingredienti semplici ma di primissima qualità in piatti creativi, inaspettati e trasversali, che sanno conquistare i palati di chi ama una cucina ‘piaciona’ fuori dagli schemi.
Dopo aver visto e sopratutto assaggiato gli antipasti, si ha la ferma convinzione che la cena, sarà una piacevole passeggiata alla scoperta di aromi, sapori e consistenze che sapranno dire la loro.
Il bollito e bagnetto verde e la bruschetta di sgombro con gelato di mandorla e timo, sono l’apertura ideale per una serata con i fiocchi: il primo equilibrato, morbido e saporito, il secondo fresco, dal sapore deciso e dagli accostamenti ben riusciti. Il tortello liquido di carbonara è un gioco intrigante di sapori e consistenze, con l’esplosione iniziale della crema di pecorino che viene ingentilita dagli altri ingredienti del piatto. Le linguine con vongole, friarelli e briciole di pane, semplicemente ottime, cosi come il baccalà Giraldo fagioli, carciofi e menta, cotto alla perfezione e abbinato magistralmente con i fagioli e i carciofi.
Degna conclusione di una cena impeccabile sono il tiramisù e la rivisitazione di un classico anni ’60, l’after eight, che nel 2015 si trasforma in una cupola di cioccolato che racchiude panna alla vaniglia mista a meringa svizzera, il tutto perfettamente legato alla nota fresca della menta.
Gioventù, mista a capacità e creatività, che in piatti di carattere sanno conquistare anche i palati più esigenti. Bravo Fabio!
Pastificio San Lorenzo.
Via Tiburtina 196. Roma. Tel. +39 06 97273519
http://www.pastificiosanlorenzo.com/
Grazieee! Mi fa piacere che ti sia piaciuto l’articolo e che ti piaccia il blog! Sui piatti di Fabio che dire…è oggettivamente bravissimo,poi il locale è fantastico, e come ho scritto all’inizio del post io sono sempre diffidente nei confronti dei locali grandi, invece il Pastifico è davvero l’eccezione che conferma la regola! 🙂