Come organizzare un viaggio a Sharm el Sheik

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Organizzare un viaggio a Sharm el Sheik: il modo più economico e veloce per andare alla ricerca di Nemo

Articolo di Daniela Verona

Sharm el Sheik è una meta molto popolare che ti permette di godere di un mare eccezionale tutto l’anno a 3 ore e mezza da Roma e che si sta finalmente risollevando dopo il crollo del turismo dovuto agli attentati del 2005. Non l’avevo mai presa in considerazione finché non ho trovato un volo in offerta a novembre ed ho voluto vedere con i miei occhi il tanto rinomato Mar Rosso.

Si tratta di un vero e proprio paradiso non solo per chi fa immersioni, ma anche per chi come me ama fare semplicemente snorkeling, perché basta indossare maschera e boccaglio per trovarsi in un vero e proprio acquario tropicale.
Oggi voglio darti qualche consiglio utile per poter organizzare un viaggio a Sharm el Sheik al meglio.

DOCUMENTI E SICUREZZA

Vediamo quali sono i documenti necessari per organizzare un viaggio a Sharm El Sheik.
Uno dei motivi per cui Sharm è una destinazione così gettonata è la possibilità di raggiungerla senza passaporto. Sì perché qui si può entrare anche solo con la carta d’identità ed il visto non è necessario se si rimane a Sharm el-Sheikh fino a 15 giorni. Se invece avete intenzione di visitare l’Egitto, magari raggiungere le piramidi o fare una crociera sul Nilo, dovete richiedere il visto turistico valido fino a un massimo di 30 giorni. La pratica si può fare online con l’aggiunta dei costi di servizio o pagarlo direttamente all’arrivo in aeroporto al costo di 25 $, ma ricordatevi di portarvi due fototessere!

Per quanto riguarda la sicurezza, mi avevano parlato di molti controlli in hotel e militari sulle spiagge ma, nonostante sia andata la settimana prima di un grande evento politico internazionale, ho trovato un’atmosfera super rilassata e tranquilla. Proprio grazie a questo evento hanno investito molto sulle infrastrutture, per cui se andate ora troverete strade perfette e appena fatte, decorate con l’identità visiva della città e un nuovo servizio di trasporto pubblico, anche se il modo migliore di muoversi rimane sempre il taxi, ma ricordatevi di trattare sempre il prezzo!

DOVE DORMIRE

Sharm el-Sheikh ha una città vecchia più a sud, dove si trova il porto per le escursioni, la moschea e il mercato, e una nuova vicino all’aeroporto chiamata Naama Bay.

In entrambe c’è l’imbarazzo della scelta tra villaggi vacanze, alberghi e appartamenti ed è possibile fare l’esperienza di un resort a cinque stelle all inclusive a prezzi davvero competitivi.

Io ho scelto la zona della spiaggia di El Fanar per diversi motivi. Primo fra tutti perché si tratta dell’unica zona in cui è possibile entrare in acqua direttamente dalla spiaggia di sabbia e nuotare sopra alla barriera corallina senza doverla superare attraverso i pontili, che sono obbligatori in tutte le altre parti. Infatti, solo qui c’è la profondità di acqua necessaria per nuotare a filo dei coralli e raggiungere il mare aperto dolcemente. Inoltre è una zona ben protetta dal vento e il mare è sempre tranquillo in qualsiasi stagione dell’anno e mi sento di consigliarla anche a famiglie con bambini.

LE MIGLIORI ESCURSIONI

Ci sono infinite opzioni di escursioni che potete trovare direttamente in albergo, online o al porto, dovete solo scegliere quella più adatta a voi in base alla vostra esperienza subacquea. Dai tour specifici per chi vuol fare immersioni più profonde a quelli per chi vuole fare snorkeling e magari provare l’emozione del battesimo del sub, c’è veramente l’imbarazzo della scelta. È un posto adatto anche ai più paurosi perché è davvero semplice e sicuro nuotare con le guide e ne vale davvero la pena!

Se volete la comodità, una delle migliori barriere coralline la potete trovare proprio a El Fanar, tanto che ho deciso di saltare un’escursione per godermela al meglio.

Ma ci sono due escursioni che definirei obbligatorie in una vacanza a Sharm el-Sheikh: la riserva naturale di Ras Mohammed proprio sulla punta più a sud della penisola del Sinai, e l’Isola di Tiran a nord.

La riserva di Ras Mohammed si puó raggiungere via terra o in barca in un’oretta circa e ci sono diversi punti dove fermarsi ad esplorare, ma sarà direttamente il capitano della barca a scegliere le tappe per evitare quelle più affollate. Spesso al ritorno in mare si aggiunge una sosta nell’Isola che non c’è, un lembo di sabbia bianchissima in mezzo al mare che ricorda gli atolli delle Maldive, se non fosse per il gran numero di persone che troverete!

Per raggiungere l’isola di Tiran, invece, ci vogliono almeno tre ore di navigazione che, se sarete fortunati, saranno accompagnate dai delfini. Qui le tappe sono quasi obbligatorie, ma quella più spettacolare è, secondo me, sulla via del ritorno nella spiaggia del relitto, provare per credere!

Per chi vuole fare un’esperienza diversa può raggiungere il “blu hole” via terra fino a Dahab, a nord di Sharm, ed immergersi in un profondissimo buco blu proprio a riva. Si tratta del paradiso per chi pratica apnea, ma pare abbia una brutta fama per i sub che si addentrano nelle cavità sottomarine e non riescono più a trovare l’uscita! 😳

Da Sharm propongono anche escursioni in giornata fino a Il Cairo (in bus o aereo) per vedere le piramidi e il museo egizio, ma consiglio di fare una tappa un po’ più lunga per visitarla con il tempo che merita.

Ad ogni modo il mio obiettivo era fotografare il maggior numero di pesci tropicali ed una selezione delle più di 1800 foto subacquee fatte la potete trovare sul mio profilo Instagram.

Spero di avervi incuriosito. Io so solo che sto pensando di tornare nel Mar Rosso, perché quando lo vedi una volta non puoi più farne a meno!

CONSIGLI UTILI

Dato che l’attività principale è in acqua, ovviamente portare la propria maschera con boccaglio e pinne è consigliato, ma le troverete anche a noleggio in ogni albergo o tour organizzato. La cosa più utile che mi hanno detto di portarmi, invece, è una mezza muta (che si può trovare a prezzi davvero convenienti da dectahlon).

Non serve per il freddo, perchè l’acqua ha una temperatura piacevole tutto l’anno, ma dopo un’ora di snorkeling diciamo che “si sente”. È fondamentale per proteggersi dai coralli che non si devono MAI toccare perché sono urticanti e tossici oltre che da preservare!

BUON VIAGGIO!

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