Come vi ho già scritto qualche giorno fa, ultimamente mi sento una trottola, e a dirvi la verità la cosa non mi dispiace affatto, anzi….io adoro gironzolare, viaggiare, scoprire nuovi posti e conoscere nuove persone. Ferma non so proprio stare, ho bisogno di andare, fare e vedere, insomma, come mi dice spesso mio padre ‘mi manca sempre la terra sotto ai piedi’. Ma che ci posso fare, sono fatta così….il mio unico dispiacere è non riuscire a scrivervi tutto, subito. Ma basta parlare, oggi voglio raccontarvi del bellissimo blog tour in terra campana, per la precisione a Salerno, a cui ho partecipato grazie ad Insolita Italia.
Insolita Italia è un’iniziativa nata per promuovere il territorio campano, il suo patrimonio culturale ed enogastronomico, portando gli utenti alla scoperta di luoghi “insoliti” di straordinaria bellezza e gustare sapori e profumi che fanno della Campania un faro dell’eccellenza del made in Italy all’estero.
Io non conosco molto la Campania, quindi appena ho ricevuto l’invito non ho potuto che accettare, e, con il senno di poi, devo dire che è stata un’ottima scelta.
Il tempo non è stato troppo clemente la prima mattina del tour e ha leggermente rovinato la prima tappa del tour al Castello Arechi, simbolo per eccellenza della storia salernitana, dal quale però abbiamo comunque goduto di una vista plumbea ma meravigliosa.
Per farsi perdonare dell’inconveniente mattutino, il sole ci ha poi regalato due giornate meravigliose durante le quali abbiamo passeggiato per il centro storico di Salerno e scoperto luoghi incantati, come, il Giardino della Minerva, esistente sin dal XII secolo, e all’interno del quale venivano coltivate alcune delle piante da cui si ricavavano i princìpi attivi impiegati a scopo terapeutico. Inoltre questo giardino era anche sede di attività didattica, poichè veniva utilizzato per mostrare agli allievi della Scuola Medica le piante con il loro nome e le loro caratteristiche. Un luogo magico, che sembra isolato dal resto della città, dove godere di una tranquillità perduta ed di un panorama che ti lascia senza fiato.
Le strade di Salerno invece hanno un fascino tutto loro. Passeggiare per il centro storico, ritrovarsi in angoli della città nascosti dagli occhi curiosi dei più, così silenziosi, discreti, in attesa che qualcuno vada li per scovarli e ammirarli, è stato il modo migliore per scoprire l’essenza di questa città, che da silenziosa e discreta si affaccia fiera e orgogliosa sul Mar Tirreno.
Sole e colore. Queste le parole d’ordine del secondo giorno di tour. Una giornata sotto un sole cocente, quasi da sembrare estate, a godersi l’aria iodata della Costiera Amalfitana, prima a Vietri e poi a Maiori.
E se si parla di Vietri non si può non parlare delle sue ceramiche.
Ed eccoci nel quartier generale delle Ceramiche Artistiche Solimene, nato nel 1954 per opera dell’architetto Paolo Soleri.
I prodotti di quest’azienda sono conosciute in tutto il mondo, e sono il fiore all’occhiello di questa cittadina.
Le ceramiche Solimene vengono prodotte e lavorate a mano da esperti artigiani da più di un secolo, che con sapienza e precisione rappresentano figure e motivi della cultura mediterranea, creando una produzione che spazia dalle maioliche dei pavimenti, alle stoviglierie fino ad arrivare al vasellame. Pezzi unici, che la rendono uno dei principali veicoli del Made in Italy nel mondo.
E proprio le ceramiche di Vietri, sono il dettaglio che subito mi è saltato all’occhio nel bellissimo Hotel Botanico San Lazzaro, esclusivo boutique hotel a 5 stelle con vista spettacolare sul mare, ricco di colori e profumi della natura circostante e immerso in una quiete e in un silenzio avvolgenti. Oltre ad una struttura a dir poco singolare, poichè tutto il giardino dell’hotel è costituito da piccoli terrazzamenti, una delle sue caratteristiche più particolari è la presenza di un giardino botanico ricco di un’ampia varietà di piante grasse di qualsiasi tipo, che con la loro opulenza e magnificenza, sono li, stabili, a godersi i raggi del sole e la vista sul mare.
Seppur breve questo mini tour salernitano mi ha catturato, o meglio, mi fatto venir voglia di scoprire più da vicino tutte le meraviglie che il sud nasconde, quindi, farò presto di nuovo la valigia per vivere la mia personale esperienza di ‘benvenuti al sud!’
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