Comano Terme e le sue eccellenze gastronomiche: alla scoperta della ciuìga, delle noci del Bleggio e delle patate montagnine
Ebbene, per quanto io sia un’amante del Trentino Alto Adige, della sua natura spettacolare e incontaminata, delle sue montagne, e delle sue eccellenze gastronomiche, non avevo mai visitato Comano Terme, e sopratutto non conoscevo tre (per la precisione non ne conoscevo due su tre) dei suoi straordinari prodotti: la ciuìga, le noci del Bleggio e le patate montagnine.
Qualche giorno fa sono andata alla scoperta della Valle delle Terme di Comano, e ho avuto la fortuna di conoscere persone straordinarie che lavorano ogni giorno per produrre e distribuire questi meravigliosi prodotti. Ma andiamo con calma e con ordine, perchè voglio raccontarvi di Comano Terme e di questi tre prodotti con calma e precisione.
Il comune di Comano Terme, che conta poco più di duemila abitanti, è situato all’interno del Parco Naturale Adamello Brenta, l’area protetta più vasta del Trentino, ma sopratutto fa parte di un territorio dichiarato Riserva Biosfera Unesco, per la biodiversità che lo caratterizza. Proprio all’interno di questa natura unica sgorga un’acqua termale che ha la caratteristica di curare alcune patologie della pelle e che rende le Terme di Comano un centro dermatologico d’eccellenza in Europa. Per poter accedere alle Terme è quindi necessaria una prescrizione medica. Trovate tutte e info sulle Terme e sui servizi offerti qui.
Ma come vi ho scritto poco fa, oltre alla natura incontaminata, alla possibilità di praticare innumerevoli attività all’aria aperta e di visitare meravigliosi borghi, Comano Terme regala prodotti gastronomici di qualità altissima. E proprio nella struttura delle Terme di Comano trovate la DEGES – Diffusione Enogastronomica Giudicarie Esteriori che è un’associazione di valorizzazione enogastronomica che raggruppa diversi produttori locali con l’intento di farne conoscere le specialità.
La Ciuìga di San Lorenzo in Banale
La Ciuìga è un salame affumicato di maiale e rapa bianca. Questo salame, unico in Italia, e presidio Slow Food, è originario, e viene prodotto nel piccolo paesino di San Lorenzo in Banale sin dalla metà dell’Ottocento e prende il nome dalla parola dialettale ciuìga che significa pigna, questo perchè, dopo la fase di affumicatura l’insaccato si asciuga assumendo proprio la forma di una pigna.
La produzione è semplicissima. Le rape vengono fatte a fette, cotte e poi trasformate in una crema, che viene poi amalgamata alla carne di maiale macinata. Successivamente l’impasto viene messo nel budello, viene cotto e affumicato.
Per scoprire questo straordinario salume e visitare l’incantevole borgo che lo ha visto nascere, vi consiglio di affrontare il Sentiero della Ciuìga, un percorso che parte dalla frazione di Berghi e percorre i paesi di San Lorenzo in Banale e Dorsino andando alla scoperta dei luoghi storici dove veniva prodotta la ciuìga come l’antico affumicatoio di Senaso.
So che adesso vi starete chiedendo dove poter degustare questo salume. Tranquilli io ho la risposta, ed è il Ristorante Erica,un ristorante panoramico che propone piatti base di Ciuìga preparati a regola d’arte. In carta ci sono piatti semplici, della tradizione, ma preparati davvero con cura e sapienza e serviti con una cordialità e ospitalità unici. Ho una raccomandazione: lasciate un posticino per i dolci (tutti fatti in casa) che sono davvero paradisiaci, sopratutto la crostata di noci.
Dall’ 1 al 4 novembre a San Lorenzo in Banale vi aspetta la Sagra della Ciuìga, vi consiglio di non perderla!
Sempre rimanendo in tema di salumi e formaggi, vi segnalo il Salumificio Parisi a Madice da visitare, e il Caseificio Fontanel.
La noce del Bleggio
Piccole, saporite e caratterizzate da un retrogusto speziato, le noci del Bleggio sono un’altra chicca gastronomica, nonchè Presidio Slow Food di Comano Terme.
Queste noci vengono coltivate nell’altopiano del Bleggio fin dal sedicesimo secolo, e la loro particolarità è quella di essere piuttosto piccole rispetto alle altre varietà e di avere un guscio abbastanza sottile, che consente di aprirle facilmente a mano.
La raccolta di queste noci viene fatta a mano o con macchinari che funzionano nel rispetto delle piante e della natura circostante. Solitamente per il raccolto gli alberi vengono prima scossi con delicatezza per far cadere i frutti, e poi tramite un macchinario che ha la funzione di un ‘aspirapolvere’, vengono raccolte tutte le noci dal terreno.
A Cavrasto, il 10 e l’11 novembre c’è la Festa della Noce del Bleggio, durante la quale si può assaggiare questo frutto direttamente dai produttori locali, al naturale, oppure in versione ‘lavorata’. Pesto di noci, pane con le noci e salame con le noci del Bleggio sono solamente alcuni dei prodotti che potete trovare. Nei prossimi giorni cercherò anche di scrivervi la ricetta della crostata di noci, che è in assoluto uno dei dolci più buoni che ho mangiato durante il mi soggiorno trentino.
Le patate montagnine
Questa varietà di patate ha la caratteristica, come dice il nome stesso ‘montagnine’ di essere coltivata su territoti montuosi, ad un’altitudine che va dai 600 ai 900 metri. Le patate montagnine, che raggruppano le patate del Lomaso e del Bleggio, hanno la caratteristica di essere più salubri grazie ad un maggior quantitativo di vitamina C e ad un minor quantitativo di glucosio, derivante proprio dalle particolari condizioni atmosferiche in cui nascono e crescono. Inoltre vengono coltivate secondo i criteri della Produzione Integrata, nel rispetto dell’ambiente, e i coltivatori ne rispettano la stagionalità, per questo motivo sono reperibili solamente dalla primavera all’autunno. Ultima caratteristica da non sottovalutare riguarda i metodi naturali con le quali vengono trattate dopo la raccolta: non vengono usati trattamenti antigermoglianti.
Tutti o quasi i produttori locali fanno convogliare il loro raccolto alla COPAG – Cooperativa Produttori Agricoli Giudicarensi, una cooperativa che raggruppa circa 100 soci che da 40 anni lavorano insieme per coltivare e produrre qualità. Oltre alle patate Montagnine, i soci coltivano ortaggi, mele, ciliegie e piccoli frutti, tutti acqusitabili presso il punto vendita Copag.
Se volete assaggiare le patate Montagnine e alcune specialità preparate usando queste ultime, dal 26 al 28 ottobre a Lomaso vi aspetta la Festa della Patata.
Per tutti gli appuntamenti gastronomici e le date delle feste e delle sagre in programma nei prossimi mesi cliccate sul sito di Comano di Gusto .
Come sempre il Trentino mi ha riempito occhi e cuore di bellezza. Il mio consiglio è di andare a visitarlo e di visitare Comano Terme, non ve ne pentirete!
Foto di Giulio Tolli