E’ vero che la bellezza a volte ti lascia senza parole, e in questi giorni ne ho vista cosi tanta che quasi non riesco a descriverla….
Dove sono andata? In Trentino Alto Adige per Care’s – The Ethical chef Days e per vivere la mia #AudiWinterExperience. Trenta chef internazionali riuniti per l’occasione, tavole rotonde, cooking class, pranzi e cene, tutto per discutere, ma soprattutto confrontarsi, con serenità e in uno spirito di totale condivisione e amicizia, di un grande tema: ‘l’etica nella ristorazione’. A fare da sfondo a questa prima edizione dell’evento una cornice magica, quella delle Dolomiti, che con il loro candore hanno regalato un tocco magico a questa tre giorni.
Una cornice speciale, cosi perfetta, cosi unica, cosi incontaminata. Il posto ideale per discutere di etica e sostenibilità, i temi centrali della manifestazione, voluta e ideata da Norbert Niederkofler, chef del St.Hubertus (Hotel Rosa Alpina) di San Cassiano, Giancarlo Morelli, chef del Pomiroeu di Seregno (MB) e da Paolo Ferretti, titolare dell’agenzia HMC di Bolzano. Argomenti importanti su cui tutti, forse, dovremmo fermarci e riflettere.
Come dice lo chef due stelle michelin Norbet Niederkofler, c’è bisogno di fermarsi, guardarsi attorno e mettere in discussione il nostro modo di vivere e di mangiare. C’è bisogno di tornare alla cucina del passato, quella delle nonne, quando non si poteva sprecare nulla, ma ci si ingegnava per utilizzare al massimo le risorse disponibili. Gli chef devono pensare ad una cucina capace di utilizzare a 360° ciò che i produttori mettono a disposizione.
Ma non sono soltanto le materie prime il punto focale da cui partire, come giustamente mi fa notare Davide Scabin in una piacevole chiacchierata sul tema, perché è inutile parlare di materie prime a km 0 se queste sono coltivate su terreni inquinati o soggette a polveri sottili.
C’è bisogno di informazione, di studio e di divulgazione, c’è bisogno che ognuno di noi, nel suo piccolo faccia qualcosa per migliorare e collaborare perché il benessere del singolo dipende dal benessere di tutti, e viceversa.
Etica e sostenibilità.
La sostenibilità è quella su cui si è concentrata Audi Italia, partner ufficiale dell’evento e organizzatrice della mia #AudiWinterExperience, perché in occasione dell’evento ha dato la possibilità di provare la nuova Audi A3 E-tron, la nuova ibrida con motore sia a benzina che elettrico.
Si sa, io non sono un’esperta di auto, prima cucino, mangio e fotografo e poi guido, ma dopo averla provata posso dare il mio modesto giudizio. L’ho trovata facile (è un termine che si usa in campo automobilistico?!) da guidare, comoda, e sopratutto con prestazioni eccezionali nonostante il motore elettrico, che essendo super silenzioso mi ha tra l’altro permesso di ‘passeggiare’ tra le strade delle Dolomiti godendo di un silenzio irreale, e della consapevolezza di camminare senza inquinare.
Insomma, gli elementi in affinchè questa tre giorni fosse una vera esperienza c’erano tutti, e ora, mentre sono qui che vi scrivo posso dire che lo è stata davvero, anzi non è stata un’esperienza, ma un’ESPERIENZA!
Perché la definisco ‘esperienza’? Bhè, come li definireste voi tre giorni in cui hai la possibilità di fare una ciaspolata (la prima della tua vita) di due ore al chiaro di luna, in cui percorri 700 metri di dislivello e raggiungi un rifugio, il Lagazuoi, dove passerai la notte e dove gusterai una cena preparata da chef stellati italiani e internazionali (Graziano Prest – Ristorante Tivoli – Cortina; Torsten Vildgaard – Studio, Copenhagen, Danimarca; Norbert Niederkofler – St. Hubertus – San Cassiano; Davide Scabin – Combal.Zero – Rivoli (To); Sven Elverfeld – Aqua – Wolfsburg, Germania; Jock Zonfrillo Adelaide, Australia; Oliver Piras, Aga, Vito di Cadore (BL) )? Giorni in cui ti capita di svegliartii nella tua stanza a 2752 metri di altitudine per gustarti il cielo che dietro le Dolomiti diventa rosa e il sole che albeggia?
Tre giorni in cui hai la possibilità di incontrare gli chef partecipanti e parlare direttamente con loro per soddisfare tutte le tue curiosità? E per partecipare a cooking class tenute da loro in cui, oltre che partecipare hai il privilegio di mettere le mani in pasta?
Si, io questa la definisco ESPERIENZA. Vorrei raccontarvi tutti i dettagli di questi giorni ma rischierei di diventare davvero prolissa. Prima di concludere però voglio lasciarvi uno spunto di riflessione: ‘nel nostro piccolo facciamo qualcosa di serio per migliorare la nostra vita e quella degli altri?’.
Io continuo a pensarci, e la risposta è si, qualcosa per quel che posso lo faccio, ma riflettendoci ho capito che posso fare ancora qualcosa in più, ed ho iniziato a darmi da fare in questa direzione. E voi cosa fate?
It’s time to take a little bit more care!
Le foto sono dell’ufficio stampa di Audi Italia.