Un viaggio lungo lo stivale, alla scoperta dei piatti che hanno creato la tradizione culinaria italiana.
Quest’anno (come gli altri anni in realtà) voglio viaggiare, ma non solo con la valigia in mano, voglio viaggiare con la mente e riscoprire lo stivale in lungo e in largo attraverso piatti e ricette regionali, perchè la cucina è si, sperimentazione e innovazione, ma anche e sopratutto tradizione.
Ok, ho deciso di partire: da dove inizio il mio viaggio???
Dopo una lunga (si fa per dire!) riflessione ho optato per la Toscana, regione che amo, per i paesaggi, per le persone e per il cibo ovviamente. Arrivata in una delle regioni più verdi d’Italia, punto su Arezzo e scelgo il mio piatto: la scottiglia aretina. La scottiglia è definita ‘caciucco di terra’ poichè è simile al suo gemello di mare, ma formato da una miscela di carni miste, ed è tipico della zona del Monte Amiata e del Cosentino.
Come al solito però, amo uscire fuori dai binari e ho deciso di dare il mio tocco a questo piatto, cercando di reinterpretarlo a mio gusto….et voilà, ecco il mio Farrotto con scottiglia aretina ‘a modo mio’.
preparazione: media
tempo: 120 minuti
occorrente: un tagliere, un tegame grande, una pentola grande e una media, una grattugia.
INGREDIENTI:
……e ovviamente olio extra vergine d’oliva, sale e pepe nero.
PREPARAZIONE:
- Preparate il brodo vegetale mettendo a bollire dell’acqua con la cipolla bianca, la costa di sedano, il pomodoro e la zucchina. Portate ad ebollizione e lasciate bollire a fuoco basso per 60 minuti.
- Tagliate a pezzi molto piccoli la carne, eliminando eventuali nervature, grasso e ossa.
- Tritate finemente la mezza cipolla bianca e la mezza rossa, e mettetela ad imbiondire con un dell’olio evo, lo spicchio d’aglio sbucciato, il rosmarino, la salvia e l’alloro.
- Quando la cipolla è imbiondita aggiungete la carne, lasciate rosolare e non appena sarà rosolata sfumate con il vino rosso. Quando il vino è evaporato salate, aggiungete qualche pezzo di peperoncino fresco e il pomodoro. Mescolate il tutto, coprite con il coperchio e lasciate stracuocere a fuoco basso per almeno 60 minuti.
- Cuocete il farro bollendolo in acqua salata. Quando è a 3/4 della cottura scolatelo e unitelo al sugo e terminate la cottura risottandolo e bagnandolo a poco a poco con il brodo vegetale, precedentemente filtrato, fino a terminare la cottura.
- Spolverate con una grattata di buon pecorino toscano e servite caldo.
BUON APPETITO!
Con questa ricetta partecipo al contest ‘Caccia al Territorio Blog Tour’!
La ricetta originale della scottiglia è stata rivisitata, descritta, realizzata e fotografata da me!!! :-)
L’ha ribloggato su Video Ricette di Cucina e Arte Bianca.