Catalunya Experience day 2: da Siurana a Tarragona
La Certosa di Escaladei
Secondo giorno, di Catalunya Experience e io non vedo l’ora di iniziare questa giornata, che da programma sembra ricchissima. Ci mettiamo in macchina (in questo viaggio sono accompagnata da Denis, video maker professionista che realizzerà dei video sull’esperienza) curiosi di scoprire qualcosa in più della regione catalana. Maciniamo qualche chilometro di strada tra le sfumature di un bellissimo verde onnipresente, e iniziamo la giornata in un luogo mistico, La Certosa di Escaladei, centro spirituale del Priorat, fondata nel 1167. E’ la Certosa più antica della Spagna ed ospitava circa sessanta monaci votati alla vita di clausura. Un posto magico, immerso tra le montagne delle Costa Daurada, che regala una sensazione di pace assoluta. Oggi non rimane molto della Certosa originale, ma gli archi di ingresso e la facciata, rimasta fortunatamente quasi intatta e tutti i resti rimasti sono uno spettacolo assoluto. Così come la ricostruzione di una delle uniche celle sopravvissute, dove vivevano i monaci, ognuna dotata di un proprio orto di erbe medicinali che venivano prodotte per essere date agli abitanti dei paesi vicini.
Moli de l’oli e Siurana
Lasciata la Certosa, ci dedichiamo prima alla degustazione di olio in un vecchio frantoio nelle vicinanze, el Moli de l’oli e poi a Siurana. Ad accoglierci al Moli c’è Neus, una simpatica signora catalana, che ha passato la vita ad amare la propria terra e a coltivarla, producendo olii buonissimi. Ci incanta con la sua personalità, i suoi racconti di vita vissuta e il suo modo di fare caloroso e benevolo. Quando incontro persone così appassionate e ricche di vissuto, vorrei passare le ore ad ascoltare e a farmi raccontare ogni minimo dettaglio della loro vita, ma ahimè, la nostra tabella di marcia è serrata e io mi accontento di assorbire ciò che riesce a dirci nel tempo che rimaniamo nella sua isola felice, la sua bottega. Cavaloca, Arrels e Mesae, questi gli oli che Neus produce e che ci fa degustare, olii che hanno tutto il sapore della sua terra e nascondono tutta la forza e l’amore che nutre per essa.
Lasciata Neus e i suoi olii, siamo nuovamente in macchina, alla volta di Siurana, un piccolo paesino totalmente costruito in pietra, e arroccato sulla cima di una montagna, al quale si accede da un’unica strada costruita negli anni ’90 e nel quale oggi vivono circa 20 persone.
Lo spettacolo che si apre davanti ai nostri occhi è qualcosa di assolutamente meraviglioso. Le montagne, il pantano di Siurana, lo strapiombo e le piccole case di Siurana che si ergono solide e fiere in mezzo a questo spettacolo della natura. Rimango incantata davanti a tutto ciò e penso che uomo e natura sono stati capaci di ‘incontrarsi’ e di creare qualcosa di assolutamente meraviglioso.
Pranzo al Quatre Molins
Sono le 14, e, come dire…..la fame si fa sentire. Oggi pranziamo al restaurant Quatre Molins a Cornudella de Montsant, una realtà giovane, fatta di persone giovani e appassionate. Entro e subito respiro una sensazione di nuovo, originale e innovativo. Il locale è ispirato alle botti del vino, e quindi è totalmente realizzato in legno e ferro forgiato. Lineare, sobrio, moderno e ricercato al contempo. I tavoli sono pochi, la cucina a vista e lo staff giovane, giovanissimo. Ad accoglierci c’è lo chef Rafel Muria, che ci parla di questo spazio gastronomico che ha fatto suo da appena tre mesi e all’interno del quale unisce la sua passione per la cucina che vuole essere innovativa, ma leggera e di carattere, il miele, di cui la sua famiglia è produttrice (apicultura Art Muria) e che è il filo conduttore dei suoi piatti il vino, quello della cantina Ronadelles, che compone la sua carta dei vini.
Il pranzo è una rivelazione assoluta. Tre antipasti caldi e freddi, una portata principale e due dessert. Sapori equilibrati e ben definiti, giochi di contrasti delicati e accattivanti, e gusti rotondi e avvolgenti. Quando finisco di mangiare i dolci penso questo è uno dei migliori pranzi fatti negli ultimi tempi.
Da Rafel, che ci racconta della sua cucina, dei prodotti che utilizza, della sua terra, si sta talmente bene, che senza che ce ne rendessimo conto si sono fatte le 17. Appagati e felici da questo pranzo magistrale, partiamo alla volta di Tarragona.
Tarragona
Ad attenderci a Tarragona, o Tarraco, come viene chiamata qui c’è Carme che ci farà visitare questa cittadina, ex colonia romana dichiarata Patrimonio dell’Umanità.
Prima tappa il Mercato Centrale di Tarragona, un edificio liberty costruito nel 1915, oggi totalmente ristrutturato per ospitare il mercato della città, aperto tutti i giorni tranne la domenica, dalla mattina alla sera. Banchi di frutta e verdura, carne, salumi locali e formaggi, e banchi del pesce fantastici, con il ‘peix’ (pesce) che arriva qui dal porto ogni pomeriggio, e che per il 90% è di provenienza locale. Un paradiso per gli amanti della cucina. Ahhh, se solo avessi potuto comprare qualcosa!!!
Continuiamo a visitare botteghe locali, pasticcerie e gastronomie, e la mia voglia di comprare e assaggiare tutto sale alle stelle, ma, per la prima volta rinuncio, il pranzo durato fino alla 17 mi ha provata. Continuiamo a passeggiare e scoprire Tarragona, che devo essere sincera, mi stupisce ad ogni angolo. Ha scorci unici, strette viette affascinanti, piazze meravigliose e colori caldi che rassicurano, è cosi bella che mi prometto di tornarci perchè voglio visitarla con più calma. Neanche ce ne accorgiamo e sono le 21, il richiamo delle tapas è forte e cediamo, ma ad aspettarci c’è ancora la cena, quindi salutiamo il centro di Tarragona e ci dirigiamo al porto per concludere questa giornata ricca al restaurante Xaloc.
E’ l’una, sono finalmente al letto, stanchissima ma felice. Penso, a quanto meraviglioso sia aprire la propria mente e il proprio cuore viaggiando…..