Marche: tre ristoranti dove mangiare per vivere delle esperienze uniche
Le Marche sono quella regione che non ti aspetti, quella regione di cui non si parla spesso, ma che non puoi più scordare dopo averla scoperta e conosciuta.
Un mare splendido, colline sconfinate, paesaggi che sembrano dipinti, borghetti cosi perfetti da sembrare finti, ettari di vigneti, una produzione di vino eccellente, e una ricchezza gastronomica ampia e variegata, insomma questa regione, racchiude davvero tutto il bello del ‘Bel Paese’ . Perdonate il gioco di parole.
Io ho iniziato a conoscere le Marche lo scorso anno, ed è bastata una settimana per farmi incuriosire di un territorio che poco viene nominato quando si parla di mete di vacanze in Italia. Eppure, sanno davvero stupirti.
Dopo la mia prima esperienza mi sono ‘innamorata’ di questa regione ricca ed inesplorata e proprio per questo ho accettato con entusiasmo di partecipare a #MarcheExpress, un progetto digitale nato per far conoscere più da vicino, attraverso foto e racconti di blogger ed influencer, le Marche.
E se le Marche sanno incantarti per i paesaggi cosi variegati e unici, anche a tavola sanno regalare emozioni uniche, soprattutto se la tua forchetta ha il piacere di affondare in uno dei piatti di Mauro Uliassi, Moreno Cedroni o di Enrico Mazzaroni.
Ognuno con una storia diversa, ognuno con una sensibilità unica, ognuno con uno stile proprio, tutti in grado farti emozionare davanti ad una loro creazione.
Clandestino Susci Bar – baia di Portonovo
Dire che questo ristorante è un sogno è dire poco.
Immaginate una palafitta sul mare, l’azzurro sconfinato davanti ai vostri occhi, la vegetazione tutta intorno, il canto delle cicale, le luci soffuse che illuminano le calde serate estive, una leggera brezza marina, i tavolini di un bianco candido quasi etereo che guardano timidi le onde infrangersi sulla battigia illuminata dalle mille sfumature di rosa del sole che sta per andare a dormire.
Immaginate….
foto di Mattia Barbotti
No, è vero, non potete immaginarlo, perchè un posto così bisogna vederlo, anzi, bisogna viverlo. Al Clandestino Susci Bar di Moreno Cedroni bisogna andare almeno una volta.
Noi siamo stati accolti direttamente da Moreno Cedroni, chef due stelle Michelin, che ci ha regalato un aperitivo meraviglioso in spiaggia, all’ora del tramonto. Non aggiungo altro.
La perfezione dell’aperitivo non poteva che essere il prologo di una cena altrettanto stupefacente, ideata, raccontata e perfino servita, dal padrone di casa, che con le sue parole e con i sapori dei suoi piatti, ci ha fatto gustare la storia del locale.
Il Clandestino Susci Bar, che apre i battenti nel luglio 2000 e prende il nome dalla canzone di Manu Chau, celebre in quel periodo, è aperto da aprile ad ottobre, regalando dalla mattina per le colazioni, fino a sera, passando ovviamente per il pranzo, gioie per i palati di tutti coloro che decidono di rilassarsi in questa perla del parco del Conero.
foto di Mattia Barbotti
Ogni anno chef Cedroni (presente al locale solo il martedì – e che potete trovare tutti gli altri giorni nel suo ristorante due stelle Michelin La Madonnina del Pescatore) e il suo staff, propongono per la cena un menu tematico, che quest’anno trae ispirazione dalle corti rinascimentali, ma sempre seguendo il filo conduttore del ‘susci’, un vero e proprio studio indipendente intrapreso dallo chef, per creare piatti che traggono ispirazione dal pesce crudo.
Se come me siete curiosi e volete letteralmente ‘assaggiare’ l’evoluzione di questi anni di Clandestino, in menu troverete anche una selezione dei migliori piatti proposti nei diversi menu tematici. Un consiglio? Provate lo sgombro arrostito, marinato nel miso, melanzana fritta, salsa di bucce d’arancia….qualcosa di davvero unico. In ogni caso, come sceglierete, sceglierete bene.
foto di Mattia Barbotti
Ristorante Uliassi – Senigallia
Il candore del bianco unito al celeste del mare e del cielo sono il primo colpo d’occhio che avrete entrando nel Ristorante Uliassi di Senigallia.
Ristorante due stelle Michelin, affacciato sul mare, è sicuramente uno di quei posti da provare se si vuole vivere un’esperienza davvero unica grazie ai piatti di Mauro Uliassi, e della sua brigata.
E la nostra di esperienza è stata davvero sorprendente, perchè di certo non capita tutti giorni di andare al mercato del pesce con uno chef stellato, ma a noi è capitato anche questo.
Spesa al mercato, e via in cucina per vedere lo chef al lavoro, che con una maestria unica che lo contraddistingue, ci ha preparato il piatto di vongole più buone che abbia mai assaggiato: le vongole in porchetta. Ma questo è stato soltanto l’inizio, l’apertura perfetta per un pranzo da ricordare….
Eclettica, originale, sorprendente, la cucina di Mauro Uliassi sa davvero lasciare senza parole.
E’ una scoperta ad ogni boccone, una fusione di sapori che esplodono in bocca senza se e senza ma. Per ogni piatto che ti si presenta davanti non sai cosa aspettarti, perchè in ogni preparazione c’è sempre quel ‘di più’ capace di sorprenderti, quella nota rotonda e colorata che rende il tutto una sinfonia di gusto.
Non saprei dirvi qual’è stato il mio piatto preferito. Potrei dire la triglia croccante con zuppa di prezzemolo, rabarbaro e colatura di alici, o la tagliatella di seppia al pesto di alga nori e quinoa fritta, o ancora lo spaghetto affumicato con vongole e pendolini arrostiti, insomma, scegliere è davvero dura, perchè ogni portata racchiudeva in se un sapore unico, un gusto deciso ed inimitabile.
Il nostro percorso del gusto ha percorso le vie ‘dei classici’ di Mauro Uliassi, ma nel menu del ristorante, aperto sia a pranzo che a cena, troverete, se siete poco amanti del pesce, i piatti di caccia, oppure le creazioni nate di recente dalle idee e dai fornelli dello chef stellato, ovvero i piatti del ‘Lab 2016’.
A fare da cornice al locale garbato ed elegante e ai piatti straordinari, un servizio di sala ineccepibile, senza sbavature, ma al contempo accogliente e capace di farti sentire in un ambiente conviviale e ospitale, capace di farti sentire al posto giusto nel momento giusto.
Il Tiglio in vita – Porto Recanati
Anche qui non manca il mare, e anche qui non manca il piacere di sedersi a tavola per godersi un percorso che fa ballare le papille gustative.
Siamo a Il Tiglio in Vita di Enrico Mazzaroni, che qui, da Porto Recanati, scrive un nuovo capitolo della sua storia culinaria.
Reso in agibile dal terremoto dello scorso 30 ottobre, dopo una grande ristrutturazione, il ristorante il Tiglio a Montemonaco, sui Monti Sibillini, culla della cucina dello chef Mazzaroni, è rinato a Porto Recanati, e si affaccia fiero e spavaldo ad ammirare il mare di fronte a lui.
Dai monti al mare. Dal mare ai monti.
E’ proprio su questo palleggio che si gioca il percorso gustativo che lo chef propone in questa nuova location, bella e raffinata, completamente vetrata con sedie di design e tavoli per metà vestiti e per metà spogli.
I piatti del menu del Tiglio in Vita, sono capaci di farti realmente viaggiare, in un’alternanza di sapori inaspettata ed inusuale e con giochi di consistenze divertenti, il tutto utilizzando sempre materie prime semplici e conosciute, quelle dei Monti Sibillini, alternate al pescato locale, e quindi moscioli, triglie e sgombri per dirne alcune.
Chef Enrico Mazzaroni, azzarda, e lo fa con stile, ma sopratutto lo fa con ottimi risultati. Le linguine con ragù di triglia ed albicocche fermentate ne sono l’esempio più eclatante, ma non sono da meno lo sbomgro arrostito con i cetrioli, e i moscioli con carote.
Per gli amanti dei dolci un consiglio: per dessert chiedete la polentina! 😉
Ultimo consiglio, che riguarda l’alloggio. Ad Ancona è consigliatissimo Il Grand Hotel Palace. Nel cuore della città, appena ristrutturato, con un servizio ineccepibile e stanze bellissime, è sicuramente una delle migliori sistemazioni che si possano avere.
Il progetto Marche Express è stato ideato da Ilaria Barbotti – presidente di presidente di Instagramers Italia e realizzato e promosso dalla Regione Marche, Confcommercio Marche, P.F. Turismo e Valorizzazione Territorio.