Un viaggio tra nord e sud: un’estate culinaria tra Cattolica e Salento

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Mare del Nord o mare del Sud?
Voi cosa preferireste se vi dicessi di scegliere tra Cattolica e Salento?
Mi hanno fatto questa domanda e io la faccio a voi.
Io se potessi non sceglierei, o meglio, sceglierei entrambi, sono due località cosi belle che varrebbe la pena di vederle tutte e due.
Belle e diversissime.
La prima, piena di sorprese, in continuo movimento, ricca di appuntamenti e feste, a prescindere dalla stagione, che sia balneare o meno, Cattolica rappresenta in pieno lo spirito festaiolo e goliardico tipico della Riviera Romagnola.

spiaggia-playa-notte-600Cattolica, photo credit http://www.cattolica.info/spiaggia/

La seconda, più pacata e tranquilla (anche se negli ultimi anni Gallipoli è diventata una delle mete predilette per la ‘movida’ estiva del sud italia), ricca di meraviglie naturali e di acqua cristallina, ma anche di sagre e feste paesane che vale davvero la pena vivere e scoprire.

Punta-della-suina-stitch-1024x516Salento,  photo credit http://www.nelsalento.com/blog/

Due località, due anime, due culture. Anche culinarie.

Bhè, ovviamente in caso di scelta, non potrei trascurare l’aspetto ‘mangereccio’ (passatemi il termine!), anzi a dir la verità è una delle prime cose che considererei, e onestamente anche qui non saprei cosa scegliere, se la tradizione salentina o quella romagnola, per questo ho deciso di approfondire la loro conoscenza ancora un po!

La cucina salentina è povera, legata alla terra, ricca di sapori semplici, ma autentici e decisi, quei sapori creati da contadini che un tempo hanno dato origine ad una tradizione culinaria davvero unica. Una tradizione caratterizzata dai sapori della terra, quelli delle farine poco raffinate, delle tante verdure e dei legumi usati, tutti ingredienti che si ritrovano nei più conosciuti piatti tipici salentini. Qualche esempio? Le orecchiette con le cime di rapa, ciceri e tria, ovvero una pasta fatta in casa cotta e servita con i ceci, o ancora le fave con cicorie selvatiche. Meriterebbero un capitolo a parte il pane e i numerosi prodotti da forno che il salento ‘sforna’, prime tra tutte le frise, che io adoro, anzi no, le amo proprio. Sono l’ideale per i pasti estivi, buonissime, veloci, fresche e semplici da preparare….insomma una vera goduria! Ma si sa, le cose semplici sono sempre le migliori! Ovviamente con queste parole non voglio far torto a nessuno, in particolar modo alla puccia salentina e al rustico leccese, superlativi anche questi. Ma anche carne e pesce hanno il loro ruolo nella cucina salentina, chi non conosce i turcinieddi, ovvero i piccoli involtini realizzati con frattaglie di capretto o agnello?! Una meraviglia!
Ingredienti poveri si, ma combinati in tanti modi unici da riuscire  a creare l’imbarazzo della scelta…voi se vi trovate da quelle parti, per non sbagliare assaggiate tutto! Io farei cosi!
Se volete saperne di più sulla cucina salentina leggete qui, ho trovato questo articolo davvero ben fatto.

Da sud a nord….

Pensando a ciò che potrei assaggiare in Riviera Romagnola e sopratutto a Cattolica, la prima ricetta che mi viene in mente non può che essere la piada, da distinguersi in piada riminese e piada della bassa Romagna, la prima molto più sottile rispetto alla seconda. A chi non verrebbe subito in mente? A nessuno credo!
Fantastica secondo me con crudo e squacquerone, ma la piada è solo uno dei piatti caratteristici della cucina della riviera. Vogliamo non parlare del brodetto alla romagnola, di cui Cattolica e Cesenatico sono le regine?
Il brodetto è una roba seria in romagna, ne esistono diverse versioni, ognuno lo prepara secondo la propria tradizione riunendo diverse varietà di pesci del Mar Adriatico, come scorfani, mazzole, grongo, canocchie, calamaretti, coda di rospo, seppie, scampi, granchi, cozze e vongole. Se non si è amanti del brodetto, gustare il pesce in altre preparazioni non sarà di certo un problema in Riviera…c’è l’imbarazzo della scelta!
Per gli amanti dei primi piatti, la Romagna è il posto ideale, dal momento che è per antonomasia la regione per della pasta fatta in casa, primi tra tutti i cappelletti e i passatelli, che forse potrebbero non sembrare troppo estivi, ma comunque se si è in Romagna è d’obbligo prenderne almeno un piatto secondo me! 🙂

Ok, io ora ho davvero fame e onestamente dopo aver parlato delle meraviglie culinarie della nostra bella Italia, ancora non saprei cosa scegliere….. E voi, sapreste decidere per una delle due?

ps: spero di non aver dimenticato di dire nulla, ma se l’ho fatto lasciatemi un commento qui sotto, in modo che anche io possa arricchire le mie conoscenze!

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