L’Oste della Bon’ora da Eataly Roma

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Voi lo sapete da dove nasce la parola ‘ristorante’?
Ebbene, prima di conoscere il ristorante L’Oste della Bon’Ora neanche io.

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‘Nell’epoca di Luigi XIV a Parigi le osterie erano riunite in corporazioni, ognuna delle quali era autorizzata a servire soltanto determinati piatti, i ‘Traiteurs’ solo tre piatti di carne e i ‘Bouillons’ solo zuppe di legumi e frattaglie. All’interno di quest’ultima c’era Boulanger, un tipo intraprendente che decise di esporre sulla porta della sua osteria una targa con su scritto:

”Vos qui stomaco laboratis, venite ad me et ergo restaurabo”.

Boulanger decise poi di servire, oltre alle sole zuppe anche gli zampetti di montone, decisione non condivisa dalle altre corporazioni che subito si ribellarono fino a portare Boulanger in causa, che a sorpresa vinse, fino ad attirare l’attenzione del re che lo incaricò di servire prestigiosi banchetti a Versailles. Tutto il clamore che la vicenda sollevò fece triplicare i clienti di Boulanger che abbreviarono l’insegna sulla porta della sua osteria nella sola parola di ‘Restaurant’‘.

Tutto questo lo so grazie all’Oste, Massimo Pulicati, il cuore pulsante insieme a sua moglie Maria Luisa, regina dei fornelli, del ristorante l’Oste della Bon’ora. In realtà non ho ancora avuto il piacere di visitare il loro ristorante, ma ho avuto il piacere di conoscere loro e i loro piatti da Eataly Roma, che ospiterà la cucina ‘della buon’ora’ fino al 30 giugno 2015, a pranzo e a cena.

Una cena all’insegna della convivialità, del buon cibo e delle risate, grazie ai due registi, Massimo e Maria Luisa, che hanno orchestrato una serata perfetta.
Massimo, come è solito fare anche nel suo ristorante , ci ha accolti calorosamente da vero oste, intrattenendoci con aneddoti, storie e curiosità a tema culinario, mentre Maria Luisa, ha diretto egregiamente i lavori ai fornelli, regalandoci una cena dai forti tratti romani perfettamente interpretati.
Una coppia ben amalgamata capace di ricreare un’atmosfera piacevole, rilassata e familiare, la stessa che si respira nel ristorante di Grottaferrata, che ha momentaneamente sdoppiato la sua location, mantenendo inalterate le sue peculiarità: amore per la buona tavola, per le risate e la convivialità.

Volete sapere il menu della serata? Eccolo qui (vi avverto che vi verrà fame soltanto a leggerlo!):
– Carcotto (Carpaccio cotto di punta di vitella aromatizzato alle erbe)
– Crema di zucchine con nastri di pancetta croccante e pecorino romano
– A’matriciana in Cornucopia croccante
– La via della Mucca: manzo de La Granda battuto al coltello e aromatizzato, servito con pesto di aromi (verde, a ricordare il pascolo) e formaggio primosale (a ricordare il latte)
– Maialino al forno con guanciale croccante cotto a bassa temperatura, su base di purea di patate
– Crema Maria Luisa con fragole
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Tutto davvero buono, ma da buona romana non sono stata esente al fascino magnetico della amatriciana!
Che dire….io credo che andrò presto a scoprire qualche altro piatto nella sede di Grottaferrata, voi se volete fate come me, oppure passate a trovare Massimo e Maria Luisa da Eataly Roma!

 

Oste della Bon’Ora, Grottaferrata,  Viale Vittorio Veneto 133
 {orari: cena da martedì a domenica 20.00/23.00 – pranzo sabato e domenica 12.30/15.00}

Ad ottobre sarà anche a Expo, nel padiglione di Eataly

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