Ma come nasce il pesto alla genovese Barilla?

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Avete già visto questo video?!

https://youtu.be/NwdmfKmYrA8

Credo di si, perchè è da più di qualche giorno che in molti mi dicono di avermi visto nei video di Barilla.
Ebbene si, sono proprio io!
Prima della loro uscita vi avevo parlato della bellissima avventura vissuta proprio con Barilla (leggi qui) per il progetto ‘Con gli occhi delle blogger’ e oggi voglio raccontarvela meglio, ma soprattutto voglio raccontarvi come nasce il pesto alla genovese Barilla, dal momento che sono andata a Parma proprio per scoprirlo!  🙂

Robysushi Barilla

Tutto inizia all’alba.
La sveglia per me Marta e Chiara, le mie compagne d’avventura, suona alle 4.30 precise (si si avete letto bene!), perchè il basilico si raccoglie all’alba.
Proprio in questo momento della giornata da il meglio di se, ed è perfetto per essere raccolto poichè è ancora umido, tenero e fresco. Il segreto per un buon pesto infatti sta proprio in queste caratteristiche che il basilico che deve necessariamente avere, come ci spiega Giuseppe agricoltore che da anni collabora con l’azienda, approvvigionandola di parte del basilico necessario per la produzione.

Robysushi Barilla

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Il raccolto avviene tramite macchinari ben studiati che ‘pettinano’ le piante e non le ‘stressano’ in questa fase. Appena finito il raccolto, il basilico viene immediatamente inviato al vicino stabilimento di Rubbiano, dove viene lavorato freschissimo: pensate che passano soltanto 20 minuti dal suo arrivo nello stabilimento produttivo al prodotto finito!!!
Strabiliante no?!

Robysushi Barilla

Ad accoglierci a Rubbiano c’è il responsabile dello stabilimento Marco Sacchellià, che con il suo fare spigliato e gentile ci fa addentrare in questa ‘immensa cucina’, ovviamente dopo averci fatto indossare una ‘graziosissima’ divisa composta da camice, cuffia e scarpe anti infortunistiche, e averci fatto sterilizzare da capo a piedi. Giustamente, la pulizia prima di tutto!!!

E finalmente eccoci nel vivo della produzione. Ora possiamo letteralmente vedere come nasce il pesto alla genovese Barilla. Attraversiamo tutte le fasi di lavorazione, dall’ingresso del basilico nella linea, al lavaggio, all’unione con il Grana Padano Dop e il Pecorino Romano Dop, fino alla fase di riempimento dei barattoli, etichettamento e inscatolamento.

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Le linee produttive hanno su di me sempre un certo fascino, e anche stavolta hanno fatto centro. Indubbiamente le cose che più mi hanno colpito stavolta, sono state la pulizia quasi maniacale, e la serie di controlli accuratissimi e molto meticolosi che vengono fatti durante tutta la lavorazione.
Vedere come nasce uno dei sughi italiani più conosciuti nel nostro paese e fuori, è stato senza dubbio affascinante, e tutti gli scetticismi che mi avevano accompagnato ad inizio viaggio sono stati spazzati via. Vedere e appurare con i propri occhi che le materie prime che entrano in lavorazione sono freschissime, che vengono rispettate tutte le fasi di preparazione, che non vengono aggiunti ne coloranti ne conservanti, ha certamente fatto in modo che io mi ricredessi rispetto ai miei dubbi iniziali. Con questo non voglio certamente dire che un pesto pronto, possa sostituire un pesto fatto in casa, e tanto meno un pesto alla genovese fatto in casa in Liguria, ma certamente, in alcune occasioni può certamente essere una buona alternativa.

Se volete provarlo preparate questi spaghetti, a breve ne arriveranno di nuove!

spaghetti integrli pesto e calamari (8)

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Commenti

  1. Che splendida esperienza!
    Poi io adoro il loro pesto.
    Credo che la levataccia la mattina all’alba abbia valso la pena.

    Ciao, Roby!
    http://talesfromthefood.com/

    1. Decisamente si!
      E’ stata davvero un’esperienza unica e indimenticabile, difficilmente credo che mi ritroverò davanti ad una distesa di basilico cosi grande! 🙂

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