Vallefredda Resort, tra sogno e realtà

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Quando senti nominare la parola ‘resort’, la tua mente inizia a navigare verso orizzonti inesplorati.
Poi, quando ti trovi dentro al  resort la tua mente continua a navigare e a fantasticare, perché a volte ti capita di ritrovarti in posti davvero da sogno.
Ecco, il Resort Vallefredda di Antonello Colonna è uno di questi. Un posto da sogno.

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Un’oasi immersa nel cuore verde di Labico, che lascia il mondo fuori dalla sua porta e ti prende per mano accompagnandoti in un’immersione totale nella tranquillità, scandita unicamente dal ritmo della natura, e dal suono del silenzio. L’unica cosa che puoi fare è entrarci in contatto, con lei e con te stesso.

Avevo già sentito parlare del Resort Vallefredda, ma viverlo è stata tutt’altra cosa. Un’esperienza unica, perché dovuta ad un evento speciale, il matrimonio di due amici, Carla e Raffaele.

Un week end speciale, in un posto unico.

Venti ettari di terra, ‘abitati’ da diverse colture, boschi, 12 camere di design, una spa, un ristorante,  un’area relax, una galleria espositiva e una terrazza di 3000 mq con solarium e piscina. Aggiungo altro?!

L’architettura è  minimale, con volumi mai invasivi, facciate pulite e di eleganza ‘brutale’ data del cemento faccia a vista. Rigida ed essenziale, quasi estrema nella sua linearità. Un’architettura che crea un cordiale dialogo tra forma, struttura e natura.
Le stanze sono illuminate a giorno da suggestivi tagli di luce che arrivano dalle grandi vetrate fronte letto, che come binocoli sul verde regalano quadri naturali di semplice e ricercata bellezza. Le stesse vetrate percorrono il perimetro di tutto l’edificio a creare una continuità con l’esterno. Gli interni minimal e gli arredi di design evidenziano una curata volontà di creare un vivo gioco di contrasti razionali e formali.

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Lo stile essenziale regna sovrano anche nelle sale ristorante, una con camino, l’altra con cantina a vista, nelle quali è possibile ammirare anche mostre d’arte temporanee, le stesse, riportate in piccola scala che abitano le stanze del Palazzo delle Esposizioni, sede  dell’Open Colonna, con l’obiettivo di creare un filo conduttore che unisca i due ristoranti dello chef.
Le cucine del Vallefredda Resort sono affidate ad un giovane chef, Alessandro Proietti Refrigeri,  che da circa un mese porta avanti con mano ferma e piglio decisamente sicuro i tratti distintivi della cucina dello chef Antonello Colonna, con il quale  lavora e si confronta per la messa a punto e la creazione di nuovi piatti.

Piatti di carattere che puntano all’armonia dei sapori e alla valorizzazione della materia prima, molta della quale a Km 0, in particolar modo la verdura proveniente dalle colture del resort. Il cappuccino di baccalà mantecato con crema di patate e bottarga di tonno è un gioco di sapori ben equilibrato per iniziare in modo assolutamente magistrale il pranzo, mentre gli gnocchi di patate e cenere di cipolle con crema e scapece di zucchine, che nascondo al loro interno un ‘cuore di gnocco alla cenere’, creano un divertente gioco di consistenze oltre che un intrigante equilibrio di sapori, lo stesso che mi ha conquistato nel dolce. Il diplomatico salato. Tre strati di pasta fillo al cioccolato accompagnata da crema e mousse al cioccolato completati dalla nota salata del caramello.
Dimenticavo la nota sul controfiletto di manzo e verdure di stagione….cottura a dir poco perfetta.

A coronare la perfezione dell’atmosfera, degli ambienti e della compagnia, c’era lui, lo chef Antonello Colonna. Un concentrato di cordialità, simpatia e sapere. Un concentrato di affabilità con il quale ho avuto il piacere di parlare e confrontarmi sulla cucina, così…..come fanno due vecchi amici seduti al bar. Con quella spontaneità e naturalezza che solo le persone ‘vere’ ti fanno assaporare.

Che devo dirvi….Vallefredda è davvero un’ oasi di perfezione.
Non so se sono riuscita a farvi cogliere il concept del Resort e a farvi assaporare l’atmosfera avvolgente che si respira al suo interno, so solo che è un posto che va scoperto e vissuto per essere capito, e avendo avuto la fortuna di poterlo gustare vi consiglio di ‘assaggiarlo ‘ anche voi!

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