Marco Mazzone e una carbonara da ‘ciak si cucina’ all’Oxford Hotel

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Partiamo dal presupposto che una carbonara non si rifiuta mai, neanche a mezzanotte. Se poi è uno chef a preparartela e a servirtela nella sala di un hotel al quattro stelle, è davvero impensabile rifiutare, anche se ti ritrovi a mangiarla dopo una cena di quattro portate.
Qualcuno di voi penserà ‘ma quanto mangia questa tipa’?Tanto, lo ammetto.
Ma, ‘bando alle ciance’, oggi voglio raccontavi della bella serata che ho condiviso con altri amici food blogger all’Hotel Oxford di Roma, alle spalle di Via Veneto, in occasione della presentazione della seconda stagione di ‘Ciak si Cucina’, il format di tv-web ideato da  Deacomunicazione Eventi,  al quale già l’anno scorso avevo avuto il piacere di partecipare come giurata (i dettagli della serata sono qui.). Quest’anno il format tornerà, ma completamente rinnovato (vi svelerò tutti i dettagli tra qualche giorno), nell’attesa vi racconto la cena  realizzata da Marco Mazzone, resident  chef dell’Hotel, che ci ha presentato la sua proposta di menu autunnale.

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Tolto il dente delle interviste ‘di rito’, eccoci comodamente seduti a tavola, pronti per iniziare dall’antipasto, che vuole essere un trionfo di sapori di mare:  Salmone di Alaska al sale di faggio affumicato disteso su un waffle, Zuppetta di moscardini con crostone di pane nero e  carpaccio di piovra con frutti di bosco ristretto al mosto d’uva. Tralasciando l’accostamento salmone-waffle, decisamente poco convincente, l’apertura della cena è stata ‘saporita, equilibrata e abbastanza piacevole’. Lasciato il mare si passa ad un Riso Acquerello tostato alla birra torbata con carciofi spinosi, mantecato al castelmagno, peccato che la carenza di sale non gli abbia reso giustizia, perchè il retrogusto di birra che arrivava solo alla fine del boccone, unita al sapore delicato dato dall’equilibrio degli altri ingredienti era davvero piacevole….ma con un pizzico di sale in più avrebbe reso sicuramente il meglio di se. La lieve ‘mancanza’ del primo è stata subito recuperata con un Tataki di baccalà con cipolle dorate e pachino a bassa temperatura aromatizzati al rhum, gusto piacevole, e da  una Crema al mascarpone con cuore freddo di caffè e granella di biscotti Sablè, la rivisitazione del tiramisù decisamente superba,  la portata migliore di tutta la cena. Crema ottima, biscotti perfetti e il contrasto con il freddo della granita di caffè inaspettato, e assolutamente sorprendente.
Il tutto è stato accompagnato da Cinque terre bianco coop. 2012, Franz Haas Manna 2012, Dolcetto d’Alba Dabbene 2013, Schiacchieratrà Cinque terre 2012.

Ma c’è una cosa che ha eguagliato e forse superato la bontà del dolce, sapete cos’è? Forse lo immaginate…..la carbonara di mezzanotte!
Chapeaux per chef Mazzone che a mezzanotte e mezzo ci ha servito una carbonara superba. Che dire, se il ‘test carbonara’, è un punto fondamentale per ogni chef che si rispetti, vi posso dire che è stato superato a pienissimi voti. Voto eccellente anche per l’organizzazione e lo staff di Ciak si Cucina, ma questa non è una novità.

Tutte le info  sul ristorante Max’s dell’Hotel Oxford e sui menu dello chef Marco Mazzone le trovate qui.

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