Livorno: la città che sa sorprenderti

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Livorno, il cacciucco e le sue mille sfaccettature

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E’ possibile descrivere una città paragonandola ad un piatto secondo voi?
Dopo il mio viaggio a Livorno direi proprio di si, perchè Livorno è come il Cacciucco, e il Cacciucco è come Livorno.

Saporito, semplice, variegato, ricco di gusto, appetitoso, soddisfacente, godurioso e assolutamente da provare. Il Cacciucco,  quello vero, quello con 5 C, ovvero il Cacciucco Livornese Tipico Tradizionale 5 C, è proprio così, e rappresenta in pieno, la città di cui è simbolo, Livorno.
Anche lei, come il famoso piatto di pesce, è assolutamente da ‘provare’, perchè è la metà che non ti aspetti, è la meta che sa sorprenderti, variegata, ricca e bella.

Quella di due settimane fa è stata la prima volta nella città toscana, e prima di partire, non sapevo cosa aspettarmi. Sarà che Livorno è spesso solo stata vista come una città portuale, sarà che forse con tutte le bellezze che la Toscana racchiude lei è sempre stata quella meno visitata, sarà forse, che non è mai stata troppo pubblicizzata ne fatta conoscere.
Fatto sta, che scesa da treno, non avevo la più pallida idea di cosa aspettarmi. Ma sono bastati tre giorni di tour per regalarmi una panoramica su questa chicca del litorale toscano, e per farmi rendere conto, che forse non dovrebbe essere considerata soltanto la ‘città’ di passaggio, ma un punto di arrivo, nel quale godersi un lungo weekend di mare, arte, cultura e buon cibo.

Cosa vedere a Livorno

Lo sapete ad esempio che a Livorno è nascosta ‘La Venezia’. Si avete capito benissimo. La Venezia è una quartiere della città molto simile per conformazione a Venezia. Canali, vicoletti e ponti su cui perdersi camminando e ammirando le tante delle bellezze del barocco toscano che racchiude.  Entrateci e lasciatevi guidare dal vostro istinto, perdersi per le strette stradine che la caratterizzano sarà parte del gioco, e il ‘vagare’ vi farà apprezzare in pieno tutto il suo fascino. Per ammirarla da un’altra prospettiva, non perdetevi un tour via acqua navigando i canali medicei, immersi nel silenzio, vi assicuro che l’atmosfera che respirerete è davvero suggestiva.

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Altra tappa imperdibile, sia per gli amanti del cibo come la sottoscritta, che non, è il Mercato  delle Vettovaglie o Mercato Centrale. Il mercato è il cuore pulsante di questa città. Costruito a fine ‘800 , è la seconda struttura mercatale più grande d’Europa, nonchè perla dell’architettura di fine ‘800. Collegato al porto e raggiungibile via acqua, con un accesso diretto, è uno dei punti nevralgici della città. Intorno ad esso, ogni mattina viene inoltre allestito uno splendido mercato scoperto, che riunisce per la maggior parte produttori locali, e passeggiare tra i banchi inebriandosi dei profumi della merce esposta è una vera delizia.

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Non si può non visitare poi la Fortezza Vecchia, monumento simbolo della Livorno medicea. Massiccia, imponente, solida e bellissima, vale la pena di essere visitata. Costruita nel 1500, racchiude al suo interno edifici più antichi, come ad esempio la torre quadrata del 1100. Quando sarete al suo interno vi farà un certo effetto sapere che la Fortezza, un tempo,  era interamente circondata dal mare e vi si poteva accedere solamente attraverso un sistema di chiatte galleggianti che permettevano l’ingresso anche con cavalli e carrozze.
Mi raccomando, una volta entrati salite fin sopra alla torre, godrete di una vista sulla città bellissima.

Non ultima in ordine di bellezza è la Terrazza Mascagni, una meravigliosa terrazza costruita in epoca fascista, e sopravvissuta ai bombardamenti, che occupa una buona fetta del lungomare. Uno dei simboli più eleganti della città che vi regalerà bellissime passeggiate con vista su una distesa di blu.

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Cosa mangiare a Livorno

Ca va sans dire, che una delle prime cose da assaggiare in questa città è il Cacciucco. Mi raccomando, pronunciate tutte e 5 le ‘C’, sono fondamentali!

Durante il mio soggiorno a Livorno, era in corso la seconda edizione del Cacciucco Prideprima manifestazione culinaria organizzata dalla città, con l’intento di aprirsi e di farsi conoscere attraverso il simbolo di convivialità per eccellenza, il cibo, e attraverso il suo piatto simbolo, il Cacciucco appunto.
Un programma ricco e corposo ha accompagnato i tre giorni di manifestazione e noi non abbiamo potuto non immergerci nell’atmosfera ‘cacciuccata’, che ha visto il suo apice nella preparazione del vero Cacciucco Livornese, insieme a Fulvio Pacitto, ultimo maestro d’ascia della città e uno dei maggiori custodi della tradizione livornese specializzato nella preparazione del vero Cacciucco, quello con le 5 C.

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Spesa al mercato, scelta del pesce fresco, e poi subito in cucina per preparare questo piatto che rappresenta la livornesità in toto. Seppie, polpi, cicale, scorfani e sgombri sono davanti a noi, insieme a passata di pomodoro, aglio, salvia, peperoncino, concentrato di pomodoro e olio extra vergine d’oliva….siamo pronte per iniziare!

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Ogni famiglia ha ovviamente la propria tradizione e la propria procedura per la preparazione di questo piatto, ma tutte hanno un denominatore comune, ovvero la cottura del pesce. La particolarità del cacciucco risiede infatti proprio nei tempi di cottura, che sono diversi per ogni tipologia di pesce. Per ottenere un risultato ottimale bisogna quindi fare attenzione ai vari passaggi mettendo in cottura ogni pesce a suo tempo. Dopo aver soffritto l’olio con aglio, salvia e peperoncino, i primi ad andare in cottura sono seppie e polpi, che necessitano di una cottura più lunga, poi, quando questi saranno morbidi si può procedere man mano all’inserimento degli altri pesci.

Per non cadere in errore comunque vi rimando alla ricetta della preparazione del cacciucco livornese certificata, che trovate qui.

Non potete andare a Livorno e non assaggiare il più tipico degli street food: il 5&5. Un panino riempito con la ‘torta’ come viene chiamata qui, ovvero una sorta di crespella preparata con farina di ceci, acqua, olio extravergine d’oliva e sale, cotta preferibilmente in forni a legna, in speciali teglioni tondi di rame stagnato. Vi consiglio di provare quello di Gagarin, un’istituzione in città, e dopo aver assaggiato il suo 5&5 ho capito il perchè…..è divino! Ah, accompagnatelo con un bicchiere di spuma bionda!

Ma volete sapere da dove viene questo nome?! Semplice!
A partire dalla metà del XX° secolo, quando si andava dal tortaio, si chiedevano 5 centesimi di torta e 5 centesimi di pane, e dall’abbreviazione  è nato il 5&5.

Ovviamente non siete stati a Livorno, se non assaggiate almeno una volta il ponce. Il più famoso in città è quello del Bar Civili, che ha aperto i battenti nel 1890 che è ormai un’istituzione. Il Ponce è una bevanda alcolica, che si potrebbe grezzamente definire come una sorta di caffè corretto, nato da una variazione del punch britannico, sostituendone con il caffè, il tè o l’acqua bollente della bevanda originale.

Un ultimo consiglio, se venite a Livorno, non perdetevi il panino della Borracciaia.  Altro posto simbolo della città, in Piazza Cavallotti, questa non è semplicemente un’osteria, è un punto di incontro, dove si sta davvero bene e dove si assapora la cucina espressa e popolare della tradizione toscana. I panini sono divini, preparati espressi con ogni meraviglia si possa immaginare: formaggi, salumi selezionati, pane fresco di giornata, verdure e il simbolo di famiglia dal 1944, la salsa verde. Io vi consiglio quello alle alici, è strepitoso, ma tanto qualsiasi cosa scegliate, cadrete in piedi!

Bhè, ovviamente è inutile che ve lo dica, ma se venite qui una giornata dedicatela al mare, e se volete un super pranzo di pesce con vista, vi consiglio il ristorante del Sa.Ma.

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(foto di Daniele Vergari)

Grazie al Comune di Livorno e alla Proloco di Livorno che hanno reso possibile questo bellissimo tour.

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