Posso dirlo, finalmente ho mangiato al Bistrot64.
Avevo letto e sentito parlare del locale ma senza mai avere occasione di sedere ad uno dei suoi tavoli. Finalmente, qualche giorno fa, ho varcato la soglia di questo bistro, letteralmente incuriosita dalla coppia nippo-italiana che ne orchestra i ritmi, formata dello chef giapponese Kotaro Noda, stella michel al ristorante Enoteca La Torre, e dal proprietario Emanuele Cozzo.
Non so cosa aspettarmi, non so se nei piatti troverò unicamente l’essenzialità della cucina giapponese, o la fusione perfetta di due culture culinarie tanto diverse, quella italiana e quella nipponica. Meglio non farsi troppe domande, meglio mettersi comodi ed aspettare che siano i piatti a raccontarmi la cucina e lo chef di questa piccola bomboniera nel cuore del Flaminio….
Entro, mi guardo intorno, e rimango rapita dall’atmosfera del locale, intima, piacevole e rilassata, arredamento e cura per i dettagli fanno il resto. Mi piace.
L’attenzione per i dettagli si nota anche a tavola, e la presentazione del pane, dei cracker al cumino e dei piccoli pao de queijo è incantevole, così come il sapore…..
Finalmente si entra nel vivo della cena, e dopo l’amouse bouche, che è un mangia e bevi composto da una centrifuga di sedano, ananas, canasta e rapa rossa in agrodolce, arriva il piatto forte della serata, (secondo me ovviamente!): salmone al pepe rosa, aneto e centrifuga di sedano e pere. Sapore fresco, deciso e delicato al tempo stesso e un equilibrio d’insieme perfetto. Il salmone, marinato per 24 ore condito in due modi diversi, alcune parti lasciate al naturale e arricchite solamente con fiori di ciliegio marinati sotto aceto di fico, altre impanate con la polvere di aneto disidratato, ha una consistenza perfetta. A dare il tocco in più c’è la presentazione della portata che prevede l’aggiunta della centrifuga di sedano, pere e olio di verbena, versata al momento del servizio. Insomma, un piatto decisamente e semplicemente perfetto, arricchito da un gioco di consistenza e di presentazione piacevolmente scenica.
Lasciato il sapore fresco e delicato dell’antipasto si passa al gusto autunnale vero e proprio, assicurato dalla crema di funghi porcini del primo, Lombrichelli” allo zafferano, cozze e crema di funghi porcini e dalle avvolgenti note dell’ Agnello roll, bieta e crema di ceci.
Proposte gustose e ben eseguite, i cui sapori rassicuranti e piacevoli sono i protagonisti indiscussi, seppur poco supportati da un pizzico di originalità che avrebbe dato certamente una marcia in più, sopratutto al primo piatto, surclassato dall’interpretazione più estrosa del secondo. L’agnello, cotto sottovuoto a bassa temperatura (65°), macinato e avvolto in una foglia di bieta, è proposto sotto forma di roll ad accompagnare la crema di ceci raccoglie in se tutta l’essenza dell’autunno.
Purtroppo devo astenermi dal dare un giudizio sul dolce, Gelato alla fava Tonka con pancake di grano saraceno e mela cotogna accompagnato da panna aromatizzata allo sciroppo di pino e briciole di cioccolato al latte, che non ho mangiato pechè non amo la cannella, e anche se non era presente nel dolce, il suo aroma presente nella fava tonka era troppo forte per i miei gusti. Posso dirvi però che i commenti e i piatti vuoti degli altri commensali ha hanno lasciato poco spazio all’immaginazione: doveva essere ottimo.
Che dire, le mie aspettative sono state ampiamente soddisfate, questo incontro Italia-Giappone è davvero vincente, e vi garantisco, che si, c’è un ottimo rapporto qualità-prezzo!
Per dovere di cronaca dovrò provarlo anche a pranzo…..non posso non assaggiare uno degli hamburger presenti sulla carta del pranzo!
BISTROT64
Via Guglielmo Calderini, 64 – Roma
063235531
www. bistrot64.it/
APERTURA Pranzo, aperitivo e cena; CHIUSURA Domenica